La nostra storia
- Come eravamo: la Parrocchia
- Relazione della Parrocchia (AD 1933)
- I nostri parroci
- Foto storiche
Come eravamo: la Parrocchia
La nostra parrocchia è nata come un piccolo oratorio di campagna costruito in un fondo del Sac. Bernardo Perna, non si sa precisamente quando, ma - sicuramente - molto prima del 1900, anno della morte del proprietario.
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Foto di un registro del fondo del Sac. Bernardo Perna
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Quella cappella doveva far parte di un grande Tempio (
La nuova San Pietro) in onore di S. Pietro apostolo e che, anche nelle linee architettoniche, doveva richiamare quello di Roma. L'ambizioso progetto restò disegnato sulla carta e nella devota fantasia di chi l'aveva sognato. Si era anche iniziato, a stento, poi
tutto si era fermato alle sole fondamenta.
Nel
1931-1932 il primo parroco di S. Pietro,
Sac. Pasqualino Sannino, senza ambizioni e senza mezzi, ma con coraggio, sacrifici personali e l'aiuto dei fedeli, ripartendo da quelle vecchia fondamenta di attesa, riuscì a
tirare su i nudi muri perimetrali e gettare la
copertura dell'attuale tetto dell'attuale Chiesa parrocchiale di S. Pietro. L'antica Cappella fu declassata al rango di
sacrestia (l'attuale).
La Parrocchia dopo essere stata
“vicaria” dell’attuale
Santuario di Santa Maria della Natività e San Ciro, assunse l’indipendenza e il riconoscimento ufficiale nel
1933, nel pieno del ventennio fascista.
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Quaderno con la firma del primo parroco
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La chiesa, è stata diverse volte ristrutturata, l’ultima volta circa quindici anni fa.
Essendo in una zona periferica del comune di Portici, nel tempo, i parroci hanno dovuto superare varie difficoltà tra cui il dissesto del territorio in cui la chiesa si colloca, le fognature e altri problemi di questo tipo.
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Relazione della nuova Parrocchia di San Pietro (AD 1933)
La Chiesa confina ad oriente con la via comunale di Resina, a occidente, a mezzogiorno e settentrione con i fondi rustici della Chiesa parrocchiale.
La prima pietra della costruzione fu posta da Mons. Giuseppe Carbonelli, Vicario Generale il di 29 Giugno 1890 ad intenzione dei sacerdoti porticesi Andrea Formicola e Bernardo Perna .
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La relazione originale
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La parrocchia fu costituita dall'arcivescovo di Napoli
Alessio Ascalesi il 17 Maggio 1933, nominando il primo parroco
Pasquale Sannino del clero di Portici, in seguito al Regio decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 12 Aprile 1933.
La chiesetta, destinata a diventare sagrestia è fiancheggiata da 10 pilastri di scheggioni, mattoni, ecc. e dalle fondazioni di una navata laterale.
(Pezzo scritto probabilmente a posteriori)
La nuova parrocchia è lunga m28 e larga m12 che fu la parte nuova. Ora è quasi completa per i sacrifici del Parroco Pasquale Sannino e per il concorso di fedeli buoni.
La
casa parrocchiale è situata a poca distanza dalla chiesa e confina con i fondi della parrocchia. Pervenne al beneficio in seguito al testamento olografo del
Sacerdote Giovanni Meglio in data
10 aprile 1913, che a sua volta ereditava tutti i beni annessi al beneficio parrocchiale da istituirsi dal molto
Reverendo Sacerdote Gaetano Schiattarella, questi dal
Sacerdote Andrea Formicola, il quale con donazione mutua si era accordato con il sacerdote
Bernardo Perna .
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Appunti dall'inventario
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La casa parrocchiale era in uno stato deplorevole da non potersi abitare, per la non curanza degli amministratori passati. Oggi ha il suo valore per le radicali riorgnizzazioni e rifacimenti fatti eseguire generosamente dal primo parroco Pasquale Sannino, spendendo la non lieve somma di £44375 ricavato dal suo patrimonio.
(Tratto poco chiaro)
Da un piccolo manualetto apparisce chiaro che la Chiesa è aggregata alla basilica Vaticana per i privilegi ed indulgenze.
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I nostri parroci
Il primo parroco, è stato come anticipato Sac. Pasqualino Sannino; è stato colui che ha trasformato quel piccolo oratorio e le fondamenta di quel grande progetto incompiuto nella nostra attuale parrocchia. Vi restò dal 1931-1932 fino al 1938.
A seguire ci fu dal 1938 fino al 1965 un presbitero nativo di Portici: Don Giuseppe Tarallo nato nel 1886; condusse «… una vita quasi eremitica, sempre povera, affidata solo a Dio» e nonostante i pochi mezzi a sua disposizione fece continuare i lavori avviati dal suo predecessore, il primo parroco.
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Padre G. Tarallo
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Nel 1965 ci fu come
Vicario Economo , data la sede vacante,
Mons. Nicola Lopreiato.
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Mons. Lopreiato
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Nel
1966, arrivò
Don Eduardo Fiscone che, già maestro elementare e vice-parroco della chiesa di San Giovanni Maggiore in Napoli, è stato parroco fino al
2013. Nel giugno 2019 è stato nominato Cappellano di Sua Santità (Monsignore).
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Padre F. Brachini
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In questo lungo periodo pluridecennale padre Fiscone, su richiesta del francescano
Ferdinando Brachini ha prestato servizio all’
Istituto Antoniano, diventato oggi una fondazione, prima come collaboratore poi come presidente dopo la morte di Brachini, il fondatore.
Oggi la
Fondazione Istituto Antoniano è un centro d’eccellenza nell’area Medica Diagnostica Riabilitativa, Socio Assistenziale e della Formazione e Ricerca.
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Fratel G. Roncarolo
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Dal Dicembre 1984 - dopo la morte di Padre Ferdinando Brachini - fino al 2007 su richiesta della
on. Luisa Bossa, la parrocchia ha ospitato un piccolo fratello di Charles de Foucauld, nativo di Borgomanero in provincia di Novara:
Giovanni Roncarolo (1941-2014); egli ha lasciato alla nostra Comunità un messaggio importante di umiltà di una persona che ha vissuto all’insegna e all’ascolto della Parola di Dio.
Alla fine del 1988 e fino al 1992, è venuto a vivere in parrocchia
Mons. Nicola Lopreiato già parroco della Parrocchia della Salute, da sempre legata alla nostra parrocchia.
Dopo il ritorno a Novara di fratel Giovanni, nel 2007 è arrivato in parrocchia per pochi mesi
P. Lino Batista, un giovane sacerdote brasiliano che ci ha aiutato a risvegliare il nostro impegno comunitario; alla sua partenza è venuto dalla Diocesi di Brasilia
Padre Giorgio (in lingua originale Jorge Mario de Los Rios) che si è fermato sei mesi ed in questo breve periodo ha organizzato alcuni pellegrinaggi.
Nel 2012 è venuto nella nostra parrocchia, dal Rwanda
Padre Anselmo Muzerwa. Grazie alle sue testimonianze, la parrocchia ha avviato un progetto -
"Il mattone dell'amicizia"- finalizzato alla costruzione di una casa per un ragazzo disabile (Camille) sopravvissuto del terribile genocidio che ha visto il Rwanda alla fine degli anni '90. P. Anselmo e' stato con noi fino alla sua laurea (2019).
Nel
2013 padre Fiscone dopo quasi cinquant’anni di servizio alla parrocchia si dimette lasciando il posto a
Don Giuseppe De Crescenzo, ex-decano e parroco di Santa Maria della Libera – Portici dal 1982, che ha introdotto nella Comunità il
Cammino Neocatecumenale.
La parrocchia conta quindi
due parroci: uno emerito e uno in carica!
Cronologia dei parroci
- Sac. Pasqualino Sannino (1931-1938)
- Sac. Giuseppe Tarallo (1938-1965)
- Mons. Nicola Lopreiato (1965)
- Mons. Eduardo Fiscone (1966-2013)
- Sac. Giuseppe De Crescenzo (2013-in carica)
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FOTO... storiche
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